Sono al momento un centinaio i materani che hanno contattato il numero verde 800034566, istituito dal Comune di Matera in collaborazione con la cooperativa sociale Lilith, per farsi consegnare a domicilio spesa e farmaci in questo periodo di emergenza.
“Per lo più anziani, soli o in coppia, spaventati dalla situazione attuale; anche quando sono autonomi, vogliono rimanere a casa per essere più sicuri e per contribuire ad arginare il contagio”, sottolinea la presidente della cooperativa Katia Bellomo.
Il servizio, attivo dal 9 marzo, è rivolto in particolare a disabili, ad anziani non autosufficienti che non dispongono di una rete familiare, impossibilitati a uscire perché affetti da patologie croniche e, da qualche giorno, a persone in quarantena. Il telefono squilla anche solo per avere un’informazione, per dialogare con qualcuno, per un semplice conforto. “Le persone sole avvertono anche la semplice esigenza di essere ascoltate, di stabilire un contatto”, aggiunge Bellomo.
La cooperativa Lilith, aderente a Legacoop Basilicata, gestiva l’assistenza domiciliare del Comune di Matera fino a quando, subentrata l’emergenza, è stata sospesa ad eccezione delle prestazioni considerate indifferibili. “Supportati dal Comune, abbiamo pensato di mettere a disposizione della comunità la nostra esperienza e la nostra professionalità in questa fase molto difficile: cooperare per noi significa questo”.
“Ad oggi – continua – serviamo una trentina di utenti”. Un operatore qualificato prende in carico la chiamata, raccoglie il dato, concorda un codice, ovvero una parola d’ordine con il destinatario in modo da scongiurare qualsiasi tentativo di truffa. Servirà questa parola d’ordine per farsi aprire la porta. “In genere l’assistito è servito, quando possibile, sempre dallo stesso operatore, in modo da monitorare anche la sua condizione di disagio. Ci muoviamo uno alla volta, mai in coppia, per ridurre qualsiasi tipo di rischio. E tutti gli operatori impegnati hanno ovviamente tutti i dispositivi di sicurezza previsti, ovvero mascherine certificate e guanti, che cominciano a scarseggiare e non sono oggi di facile reperibilità”.

