DECRETO AGOSTO: PASSI AVANTI PER DEFINIZIONE RUOLO EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO

Consequenziali passaggi normativi per la definizione degli ambiti professionali e lavorativi dell’educatore professionale socio-pedagogico.

Con l’approvazione dell’emendamento 33 bis nella legge di Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia, cosiddetto DL Agosto, si è provveduti a meglio definire gli ambiti competenziali dell’educatore professionale socio pedagogico nelle attività proprie dei servizi socio-sanitari che, come precedentemente identificato dall’art. comma 517 della legge 145 del 2018, riguardano gli aspetti socio-educativi.

Ora spetta al Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero dell’Università e della Ricerca, stabilire, con proprio decreto da emanare entro 30 giorni, le funzioni dell’educatore professionale socio pedagogico, considerato che il tratto specifico del ruolo della figura professionale dell’educatore socio-pedagogico nei presìdi socio-sanitari e della salute è la dimensione pedagogica, nelle sue declinazioni sociali, della marginalità, della disabilità e della devianza.

Si incomincia a delineare meglio la posizione del nuovo profilo professionale in ambito educativo, all’interno di un settore di attività che da anni coinvolge esperienze e competenze, senza un reale riconoscimento della professionalità.

In aggiunta a ciò, viene in aiuto anche l’art. 29 ter della stessa legge di conversione dove, in merito alla riorganizzazione dei distretti e della rete assistenziale territoriale, per garantire l’integrazione socio-sanitaria, l’interprofessionalità e la presa n carico del paziente, al  comma 2 punto a, al fine di efficientare i servizi di salute mentale operanti nelle comunità locali e di garantire il benessere psicologico individuale, invita lo stesso Ministero della Salute, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, entro sei mesi, a ridefinire gli indirizzi in materia di risorse umane e tecnologiche, per un modello organizzativo fondato su multiprofessionalità e multidisciplinarietà che permetta di sostenere e garantire un servizio di cura quotidiano e costante.

Importante passo avanti nella definizione del ruolo dell’educatore professionale socio-pedagogico, che consente di meglio comprendere gli ambiti e i limiti della propria competenza nei servizi socio-sanitari e che può trovare dignità d’azione, anche attraverso il riconoscimento organico che potrà avere nella definizione degli standard professionali per i servizi socio-sanitari, che andranno poi precisati con relativi atti regionali.

Luca Sorrentino – presidenza nazionale Legacoopsociali

 

 

 

 

 

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su whatsapp
Condividi su telegram
Condividi su email
Condividi su print
Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su print
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: