COSA FACCIAMO
I numeri
La realtà che ad oggi Legacoopsociali rappresenta è composta da circa
Cooperative Sociali, di cui:
COOPERATIVE E PRESENZA SUL TERRITORIO
gestiscono servizi socio-sanitari-assistenziali ed educativi (cd. Coop.ve di tipo A)
sono finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (cd. Coop.ve di tipo B)
strutture consortili, nelle quali le coop.ve sociali rappresentano almeno il 70% della base sociale (cd. Cooperative di tipo C)
La presenza delle cooperative è diffusa sull’intero territorio nazionale. Più precisamente:
nelle regioni settentrionali
nelle regioni dell'Italia centrale
nell'Italia meridionale ed isole
VALORE PRODUZIONE E ADDETTI
Il valore della produzione complessivo è pari, nel 2022, a circa
Gli addetti sono alla stessa data circa
di cui:
sono donne
sono persone svantaggiate inserite al lavoro nelle coop.ve di tipo B
Agli addetti, di cui circa l’86% è assunto con contratto a tempo indeterminato, è applicato il CCNL per le lavoratrici ed i lavoratori del settore socio sanitario assistenziale e educativo, sottoscritto con Fp/Cgil, Fps/Cisl, Uil/Fpl e Fisascat/Cisl, che nel settore è il contratto maggiormente rappresentativo a livello nazionale.
Le cooperative sociali rivolgono la loro attività ad anziani, bambini, persone in difficoltà (detenuti, ex detenuti, ex tossicodipendenti, immigrati, giovani a rischio, ecc), portatori di disabilità fisiche e psichiche, per mezzo di interventi e servizi di prevenzione, accoglienza, cura, assistenza socio sanitaria, riabilitazione, e con la gestione di attività produttive finalizzate all’inserimento lavorativo.
Ad oggi, sono oltre 1.700.000 le persone e quindi le famiglie che usufruiscono dei servizi e delle prestazioni svolti dalle coop.ve sociali, in tutti i territori del paese.
Le principali attività svolte sono, in sintesi, articolate come segue.
ATTIVITÀ SVOLTE
Cooperative di tipo A
a) Interventi socio sanitari e riabilitativi rivolte alle persone anziane in condizione di non autosufficienza ed a minori ed adulti disabili:
- assistenza domiciliare socio assistenziale e assistenza domiciliare integrata socio sanitaria;
- servizi semiresidenziali a carattere socio sanitario integrato (Centri Diurni), ivi compresi servizi specifici per persone con patologie quali sindrome di Alzheimer;
- residenze protette e residenze sanitarie con accoglienza sia temporanea che di lunga durata;
- servizi di informazione e supporto alle famiglie (sportelli informativi, centri di ascolto, ecc;
- interventi finalizzati all'inclusione sociale nel territorio, attraverso il coinvolgimento dei soggetti associativi e di volontariato.
b) Interventi a carattere educativo rivolti all’infanzia ed ai minori:
- asili nido, scuole d'infanzia e progetti di continuità educativa 0/6 anni;
- servizi di animazione e supporto alla scolarità ed alla famiglia (ludoteche, interventi pre/post scuola, ecc..)
- servizi educativi per adolescenti e minori in condizione di disagio sociale ( individuali, in centri diurni e in collaborazione con gli istituti scolastici);
- case famiglia per minori e centri residenziali di accoglienza per minori abusati e/o maltrattati, anche in collaborazione con le istituzioni giudiziarie;
- sportelli di ascolto e informazione per i giovani.
c) Interventi socio sanitari e riabilitativi nell’area della Salute Mentale e delle forme di dipendenza patologica (a livello domiciliare, semiresidenziale, residenziale e nelle forme “di strada” finalizzate alla riduzione del danno).
d) Interventi relativi alle condizioni di marginalità sociale (persone senza fissa dimora, vittime di tratta e di sfruttamento della prostituzione, ecc…).
e) Interventi afferenti alla condizione delle persone immigrate (accoglienza, case famiglia per minori non accompagnati, attività di alfabetizzazione ed informazione, percorsi di inserimento al lavoro, ecc…).
Cooperative di tipo B
Le cooperative sociali perseguono il loro scopo precipuo, quello dell’inserimento al lavoro di persone svantaggiate, attraverso la gestione di attività diversificate, quali, tra le principali:
- produzione agricola, e in molti casi trasformazione e vendita del prodotto, ascrivibili al circuito della cosiddetta “agricoltura sociale”;
- produzione di manufatti destinati alla vendita (ceramica, vetro, pelletteria, legno, tessile ecc..);
- gestione attività afferenti al cosiddetto “turismo sociale”, quali alberghi, ostelli, servizi di ristorazione, progetti di informazione ed animazione culturale sul territorio, ecc…);
- gestione attività commerciali (negozi di quartiere, ecc…);
- gestione servizi in ambito ambientale (pulizie, raccolta e smaltimento rifiuti urbani e speciali, installazione e supporto impianti fotovoltaici, ecc..),
- gestione servizi di manutenzione (parcheggi, piccole manutenzioni condominiali, strade, ecc…);
- gestione servizi alle imprese ed alle PP.AA. in ambito informatico.
COMMITTENZA
Ad oggi, il valore della produzione consolidato dalle Cooperative sociali aderenti deriva da committenza pubblica per il 60%, attraverso contratti di affidamento da parte di Enti Locali, Aziende Sanitarie del SSN e Amministrazioni centrali dello Stato, e per il 40% da committenza privata (singoli cittadini, famiglie, imprese).