Sospendere l’entrata in vigore della norma sulla revisione prezzi per il settore dei servizi e per il settore sociale, adottando quanto previsto per i lavori: , .
Questa la richiesta presentata oggi da Andrea Laguardia, Direttore Legacoop Produzione e Servizi, e Diego Dutto, coordinatore Legacoopsociali, in rappresentanza del mondo cooperativo dei servizi, in audizione presso la 1ª Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica sul ddl di conversione del Decreto Milleproroghe.
Mentre per i lavori la soglia per adeguare i prezzi in caso di costi sopraggiunti per motivi oggettivi è stata abbassata al 3% con riconoscimento del 90% dei costi, per i servizi è rimasta al 5% con riconoscimento dell’80%, in contrasto anche con l’indicazione della Commissione 8ª del Senato di abbassarla al 2% e riconoscere il 90%.
Laguardia: “Riteniamo che questa discriminazione possa essere derubricata come un errore, da correggere attraverso il decreto Milleproroghe. In caso contrario si tratta di , , la maggior parte donne, rendendo complicata, in assenza della norma, l’adozione di politiche di aumenti salariali.”
Dutto: “La previsione di non adeguare i prezzi agli aumenti contrattuali mette a rischio l’erogazione dei servizi socio-sanitari ed educativi a milioni di persone e discrimina i circa 300mila lavoratori coinvolti, compromettendo anche la coesione sociale.”
La cooperazione dei servizi di Legacoop e Legacoopsociali chiedono quindi di prorogare l’entrata in vigore del comma sulla revisione prezzi nei servizi contenuto nel correttivo al Codice Appalti e di adottare quanto previsto per i lavori.

