Annunciato qualche giorno fa nella sede di Legacoop Fvg, in occasione della presentazione dei lavori di realizzazione della nuova sala polifunzionale, è arrivato ora il momento del taglio del nastro per il nuovo Polo Educativo Culturale e Formativo e della nuova Biblioteca realizzati all’interno del carcere di Udine.
Nella casa circondariale di via Spalato, infatti, domani, 31 luglio, alle 10, la direttrice Tiziana Paolini, i vertici del Dap e il Prefetto di Udine, Domenico Lione, inaugureranno i nuovi spazi che hanno dato nuova vita e veste all’ex sezione femminile, in collaborazione con il Garante dei detenuti, Andrea Sandra. Tra le tante autorità e referenti dei vari soggetti coinvolti, dalle cooperative alle associazioni, dall’Università di Udine alle aziende coinvolte, che saranno presenti figurano: il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, assessori del Comune, consiglieri comunali e regionali, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, il questore di Udine, Domenico Farinacci, rappresentanti del Dap di Roma, della Caritas, del Tribunale, dell’Udepe, il presidente del centro di accoglienza Balducci, Paolo Iannaccone, il direttore dell’Asufc, Denis Caporale e molti altri ancora. Ma anche rappresentanti della Società della Ragione, che con il precedente Garante dei detenuti di Udine, Franco Corleone, dal 2021 ha promosso e dato via all’idea della ristrutturazione, assieme all’associazione Icaro, con la Presidente Roberta Casco che ha accompagnato tutto il percorso.
Sempre domani, nel corridoio della biblioteca, verranno esposte delle fotografie scattate dall’artista Ulderica Da Pozzo all’interno dell’ex femminile prima della ristrutturazione, nella volontà di tenere traccia, e memoria, di quegli spazi.
Nell’ambito della Convenzione tra Università degli studi di Udine e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – Ministero della Giustizia, il progetto degli arredi della nuova biblioteca è stato curato dall’architetto Giovanni La Varra con le collaboratrici Elizaveta Proca e Emily Rieppi, mentre Luigina Gressani ha collaborato alla scelta delle sedute. L’allestimento ha visto il contributo delle imprese del territorio montano del Friuli Venezia Giulia, che hanno collaborato, sostenuto e realizzato gli arredi della biblioteca. Nello specifico, le imprese sono state Legnolandia srl di Forni di Sopra, La-Con Spa di Villa santina e Mec Interiors di Sutrio. Oltre a quelle della nuova sala polifunzionale-teatro, Dinsi une Man Coop Soc. a r.l. ha infine donato le sedute della nuova biblioteca (fornite da Braida Srl).
Costruita nel 1925, la Casa circondariale di Udine è composta da più corpi edilizi, tra cui l’ex sezione femminile, dismessa dagli anni ’90: dal 2020 il DAP ha avviato una serie di lavori di ristrutturazione mirati al recupero funzionale degli spazi per attività trattamentali, formative e culturali. Nel 2023 l’Università di Udine, lo ricordiamo, ha avviato un workshop per ripensare il carcere di via Spalato come risorsa urbana, grazie a una convenzione con il Dap. L’analisi ha rivelato complessivamente oltre 8.000 metri quadri inutilizzati, aprendo la strada a una strategia di interventi progressivi e coordinati. Il progetto propone un carcere “palinsesto”, ricco di spazi collettivi e aperto alla città, superando l’idea della cella come centro della detenzione.
Il primo progetto ha trasformato l’ex caserma in una nuova residenza per semiliberi, simbolicamente collocata sul fronte strada, fuori dal recinto murario. Il secondo ha riguardato l’ex sezione femminile, che ospiterà un polo didattico, lavorativo e una biblioteca. E proprio questa sezione sarà inaugurata ufficialmente domani, 31 luglio, rafforzando il ruolo del carcere come luogo di reinserimento sociale.
Una nuova visione di carcere che intreccia detenzione, cultura e inclusione, trasformando la casa circondariale in presidio civile e luogo di relazioni con il territorio.


