Un’occasione unica di riflessione e confronto su un tema centrale per la costruzione di relazioni familiari e sociali più sane ed equilibrate. Si è concluso con successo il 14 maggio a Cappella Maggiore il progetto “Papà-ritivo”, il ciclo di incontri gratuiti dedicato a papà, futuri papà e uomini interessati a confrontarsi sul ruolo paterno e sull’essere uomo oggi. L’iniziativa, promossa dal Comune di Cappella Maggiore e dalla Cooperativa sociale Itaca, ha offerto uno spazio di riflessione e condivisione su un tema cruciale e spesso poco discusso, con l’obiettivo di promuovere una cultura di pari opportunità e prevenire la violenza di genere.
Inserito nella più ampia iniziativa “Maratona del Benessere” e finanziato dal Bando “Percorsi territoriali per la parità di genere” promosso da Bcc Prealpi San Biagio, il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Istituto comprensivo Cappella Maggiore, la Scuola d’infanzia e nido integrato San Giuseppe e la Scuola d’Infanzia Maria Immacolata.
UN FORMAT INNOVATIVO PER AFFRONTARE UN TEMA COMPLESSO
I tre incontri, condotti dal counselor Fabio Ballan di Itaca, si sono svolti presso il Centro sociale di Anzano. Attraverso il format “aperitivo” e la metodologia del “Circle Time”, i partecipanti, una decina, sono stati coinvolti in un percorso di confronto e libera espressione. Sono stati affrontati temi quali la gestione delle emozioni, gli stereotipi di genere e l’importanza di una comunicazione assertiva per costruire relazioni sane.
Al termine di ogni incontro, un momento conviviale con un semplice aperitivo ha favorito il prolungamento dello scambio e la conoscenza reciproca, consolidando le relazioni e la condivisione di riflessioni sulle tematiche affrontate, creando così quelle dinamiche di gruppo funzionali alla buona riuscita del percorso.
LE EMOZIONI E GLI STEREOTIPI CULTURALI
Il percorso ha affrontato i temi delle emozioni e come il pensiero comune possa influenzarne il riconoscimento e l’espressione. Il focus sugli stereotipi culturali, in particolar modo riferiti alle figure del papà e della mamma, ha consentito ulteriori riflessioni su come vengano rappresentati e trasmessi, culturalmente e socialmente, il maschile e il femminile.
IL RIPENSAMENTO DEL RUOLO DEL PAPÀ OGGI
Il ripensamento del ruolo del papà oggi si accompagna in maniera indistricabile alla crisi e al ripensamento del maschile nella declinazione delle relazioni interpersonali, familiari, di coppia. La modalità gruppale, il clima non giudicante, la possibilità di confronto tra uomini come spazio neutro e senza dover essere per forza “il maschio alpha”, ha permesso ai partecipanti, per lo più sconosciuti tra di loro, di condividere in profondità i propri sogni, le proprie paure e le difficoltà dell’essere padre, compagno e uomo.
RISULTATI E IMPATTO DEL PROGETTO
“Papà-ritivo” ha saputo intercettare un bisogno reale e sentito oggi da molti uomini. Come emerso dagli incontri, la figura del padre ha subito una profonda trasformazione negli ultimi decenni, e i modelli del passato non sono più adeguati alla complessità della vita contemporanea, che vede i padri sempre più coinvolti nella crescita dei figli ma alle prese con la difficoltà di conciliare tempi di lavoro e impegni familiari. Il progetto ha offerto uno spazio culturale e sociale di riflessione e condivisione che spesso manca, colmando una lacuna e offrendo un ambiente dove il confronto tra uomini è diventato possibile e arricchente.
LE VOCI DEI PARTECIPANTI: UN BISOGNO DI CONFRONTO E CONDIVISIONE
Il valore dell’iniziativa è confermato anche dalle parole dei partecipanti, che hanno evidenziato come “Papà-ritivo” abbia rappresentato per loro un’occasione preziosa per colmare un bisogno di confronto e condivisione. In molti hanno sottolineato la necessità di uno spazio libero e accogliente, dove poter esprimere pensieri ed emozioni che difficilmente trovano ascolto altrove, uno spazio che, come ha affermato un papà, “poi ci portiamo a casa, continuando a riflettere e a pensare nei nostri luoghi di lavoro, in famiglia, con gli amici”.
La modalità gruppale ha favorito la creazione di un clima di fiducia, in cui i papà hanno potuto condividere esperienze e difficoltà, scoprendo di non essere soli ad affrontare determinate sfide: “È stato come fare terapia di gruppo: parlando abbiamo avuto la possibilità di confrontarci su problematiche comuni, ma che spesso consideriamo esclusive alla nostra esperienza” – ha evidenziato un altro papà.
L’interesse suscitato dal progetto è testimoniato anche dalla richiesta di una nuova edizione, con partecipanti che avrebbero voluto coinvolgere altri amici, impossibilitati a partecipare per concomitanza di impegni. Infine, per alcuni, “Papà-ritivo” ha rappresentato un’opportunità per ritagliarsi uno spazio personale e confrontarsi con altri padri in situazioni simili, come nel caso di un papà separato che ha trovato nel gruppo un sostegno e una comprensione preziosi.
IL RUOLO DEL COMUNE DI CAPPELLA MAGGIORE
“Abbiamo creduto fortemente in questo progetto da subito – sottolinea il sindaco Mariarosa Barazza -, in quanto opportunità preziosa per potenziare il lavoro che stiamo portando avanti nel territorio in tema di genitorialità. Il coinvolgimento volontario da parte dei papà partecipanti ci offre uno spiraglio di speranza per costruire una società più equa, attenta e coesa. Il nostro auspicio è proseguire su questa strada e replicare il progetto coinvolgendo un numero maggiore di papà, futuri papà e uomini più in generale, anche in altri territori e in collaborazione con altre Amministrazioni comunali. Siamo, infatti, convinti che le giovani generazioni abbiamo bisogno sempre di più di esempi positivi, questa è la via, lavorare insieme agli uomini sul ruolo genitoriale dei papà per promuovere una cultura delle pari opportunità, in un’ottica di prevenzione della violenza di genere”.
I TEMI DEGLI INCONTRI
I tre incontri hanno affrontato diverse sfaccettature della paternità e dell’identità maschile. “Papà, che emozione. Paternità e maschile sotto osservazione” (16 aprile) è partito dalla prima emozione o pensiero avuto quando hanno saputo che sarebbero diventati papà, ne è seguita una riflessione su come la società odierna possa influenzare il nostro mondo emotivo e i nostri comportamenti.
“Papà o Mammo? I Ruoli del papà e della mamma tra ideale e reale” (28 aprile) ha analizzato come gli stereotipi di genere possono influenzare il nostro essere padri. “Papà ma cosa stai dicendo? La comunicazione in famiglia nella buona e cattiva sorte” (14 maggio) si è concentrato su come gestire conflitto e nervosismo in famiglia, imparando l’arte della comunicazione per vivere i naturali conflitti relazionali in maniera costruttiva e non distruttiva.