PORDENONE, PATTO DI COMUNITÀ A SACILE: UN LOGO PER UNA NUOVA FORMA DI WELFARE LOCALE

Nonostante la conclusione formale il 30 giugno del progetto europeo CrossCare 2.0, le attività cruciali legate ai Patti di Comunità proseguono con slancio, in particolare nel territorio di Sacile. Qui, un gruppo di associazioni attive, supportate dal Comune di Sacile, dal Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo e dalla Cooperativa sociale Itaca, sta dando vita a una nuova e significativa forma di welfare territoriale, testimoniando un impegno duraturo per il benessere della popolazione anziana.

L’UNIONE FA LA FORZA: NASCE UN SIMBOLO RICONOSCIBILE

Il cuore di questa iniziativa risiede nella profonda esigenza del gruppo di lavoro di “vedersi” come un’unica entità. Da questa necessità è scaturita la decisione di creare un logo comune, un simbolo visibile che testimoniasse l’unione delle diverse vocazioni associative sotto un’unica bandiera. La nascita del logo rappresenta un momento cruciale, non solo come identità visiva ma come espressione tangibile di coesione e identità condivisa. Il logo sarà il distintivo sotto il quale le attività saranno meglio riconosciute dalla cittadinanza, rafforzando il senso di appartenenza e la consapevolezza del lavoro di rete.

CROSSCARE 2.0: UN’EREDITÀ CHE CONTINUA

L’impulso a questa sinergia e all’innovazione nel welfare locale proviene direttamente dall’esperienza del progetto CrossCare 2.0. Co-finanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia 2021-2027, ha gettato le basi per lo sviluppo di strategie integrate e condivise per la capitalizzazione del Modello CrossCare, mirando a rafforzare la cooperazione e la governance tra istituzioni e operatori sociosanitari per la cura dell’anziano nell’area transfrontaliera. Comune di Sacile, Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo e Cooperativa sociale Itaca hanno giocato un ruolo fondamentale nel promuovere questa visione, come anche nel supportare la nascita e lo sviluppo dei Patti di Comunità.

I PATTI DI COMUNITÀ SI PRESENTANO ALLA SAGRA DEGLI OSEI

Le associazioni firmatarie del Patto di Comunità di Sacile, un gruppo che ambisce a essere una nuova forma di welfare territoriale a servizio della comunità, e con particolare attenzione nei confronti della fragilità delle persone anziane, sono pronte a mettersi alla prova con nuove proposte per il territorio. In un’ottica di promozione attiva, il gruppo sarà presente alla tradizionale Sagra dei Osei, a settembre. Sarà questa l’occasione per interagire direttamente con la popolazione, raccontare le principali finalità del Patto di Comunità sottoscritto per il territorio e il valore che la loro unione rappresenta per il benessere della comunità. Tra le iniziative future, è previsto anche lo sviluppo di un percorso nelle scuole secondarie di Sacile.

I 20 enti firmatari del Patto di Comunità a Sacile sono: Comune di Sacile, Residenza Protetta Sacile, Servizio Sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo, Cooperativa sociale Itaca, AsFO, Auser, Bocciofila Sacilese, Centro di ascolto La Vela, Anmic, Fondazione Alvise, Caritas foraniale Sacile, associazione Serenissima, Università della terza età e degli adulti Sacile e Alto Livenza, Associazione Ensemble Serenissima, associazione Piccolo Teatro Città di Sacile, associazione Circolo della Cultura Del Bello, Istituto Filarmonico Città di Sacile, associazione San Pietro Apostolo, Duomo di San Nicolò e SpiCGIL.

UNA COMUNITÀ CHE SI PRENDE CURA DI SÉ

Il percorso di definizione del Patto di Comunità a Sacile dimostra una chiara convinzione: una comunità che si prende cura dei suoi anziani è una comunità che si prende cura di tutti. Non si tratta solo di riformare il welfare, ma di ricostruire legami sociali, generare fiducia e attivare le energie esistenti nel territorio, spesso non riconosciute o non connesse. La qualità della vita degli anziani non può essere garantita solo dai servizi, ma deve essere sostenuta da relazioni, prossimità e responsabilità condivise. Ogni Patto è intrinsecamente aperto a nuove adesioni: associazioni, gruppi, cittadini o soggetti che non erano presenti nella fase iniziale possono unirsi successivamente, sottoscrivendo un proprio documento operativo. In questo modo, il Patto rimane un contenitore vivo, capace di accogliere nuove energie, dare spazio a progettualità emergenti e rafforzare costantemente la rete comunitaria.

“Il progetto CrossCare 2.0, sebbene formalmente concluso, ha lasciato un’eredità preziosa che a Sacile continua a dare frutti concreti – sottolineano il sindaco Carlo Spagnol e l’assessore Antonella Baldo -. Il Patto di Comunità nato sul nostro territorio rappresenta un esempio virtuoso di come il lavoro condiviso tra enti, associazioni e cittadini possa generare un nuovo modello di welfare: più umano, più vicino, più sostenibile. La scelta di costruire un’identità comune, anche attraverso un simbolo riconoscibile, dimostra la forza e la visione di un gruppo coeso che ha a cuore il benessere della nostra comunità, in particolare delle persone più fragili. Come Amministrazione comunale, siamo orgogliosi di sostenere questo percorso e convinti che sia questa la strada giusta per costruire una città sempre più inclusiva e attenta ai bisogni di tutti, a partire dagli anziani. La partecipazione alla Sagra dei Osei sarà un’opportunità importante per far conoscere alla cittadinanza il valore di questa alleanza: perché il futuro del welfare è nella comunità che si prende cura di sé stessa”.

 

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