CONTRO STEREOTIPI DI GENERE E DISCRIMINAZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO LEGACOOP CAMPANIA LANCIA UN CICLO DI FORMAZIONE GRATUITA

Rompere gli stereotipi di genere e le discriminazioni sul luogo di lavoro, partendo da se stessi. Questo è uno degli obiettivi del ciclo di formazione gratuita lanciato da Legacoop Campania questa mattina durante la conferenza stampa alla buvette di Eva del teatro Mercadante, gestita dalla cooperativa sociale Eva che è impegnata in progetti di contrasto contro la violenza sulle donne.

Gli incontri inizieranno a partire dal 16 aprile e si svolgeranno nella sala “Vanda Spoto” di Legacoop Campania al 5° piano dell’isola E5 del Centro Direzionale di Napoli dalle 9.30 alle 10.30. Le iscrizioni inizieranno il 10 marzo e si chiuderanno il 31 marzo. Info per iscrizioni segreteria@legacoopcampania.it

Il 26 maggio è previsto un incontro che sarà dedicato ai giornalisti con la richiesta dei crediti formativi previsti dall’Ordine e si svolgerà alle Officine Gomitoli di Dedalus a Porta Capuana.

“Questo ciclo di incontri nasce anche da un’esigenza come donna – dichiara Anna Ceprano, presidente di Legacoop Campania – per ripensare a meccanismi come quelli del linguaggio e della cultura. In questo senso sono importanti esperienze come quelle delle cooperative Eva e Dedalus, insieme ad altre, che al nostro interno fanno un lavoro importante contro la violenza di genere”.

Una impresa cooperativa può giocare un ruolo essenziale sia al proprio interno nell’attivazione di percorsi di rimozione dei Bias che legittimano le disuguaglianze di genere, nella promozione del cambiamento culturale e nella prevenzione anche in qualità di antenne nel sostegno a donne che sono vittime di violenza e che possono essere indirizzate correttamente a un centro antiviolenza

“I luoghi di lavoro dovrebbero diventare inclusivi per le questioni di genere e non solo – afferma Daniela Santarpia, presidente di cooperativa Eva e della Commissione Pari Opportunità di Legacoop Campania – perché devono includere tutte le diversità.  Bisogna sottolineare come ci sia un nesso tra la discriminazione di genere, anche inconsapevole, e la violenza sulle donne: è necessario portare nelle aziende una cultura che sia contro questo fenomeno”.

All’interno di una cooperativa è importante prevedere una formazione integrata e multidisciplinare che contribuisca a fornire a tutte le persone coinvolte una visione comune fondata sulla cornice culturale della Convenzione di Istanbul, sul superamento degli stereotipi di genere che promuova l’adozione di un linguaggio e una metodologia condivisi, per creare una prospettiva unitaria nelle azioni di prevenzione e contrasto della violenza.

“La violenza maschile e la discriminazione di genere – afferma Tania Castellaccio di cooperativa Dedalus – non è un problema che va contrastato esclusivamente da operatrici antiviolenza. È un fenomeno culturale a partire dai linguaggi. In prospettiva dobbiamo impegnarci coinvolgendo tutta l’imprenditoria”.

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