Contrastare la povertà educativa nei territori più fragili. Sostenere il benessere e la salute mentale di bambini e adolescenti con servizi integrati. Accelerare il percorso 0‑6 e l’accesso a spazi educativi inclusivi. Sono solo alcuni degli obiettivi che Legacoopsociali lancia su infanzia e adolescenza nel nostro Paese durante la due giorni del Gruppo nazionale a Roma.
In un contesto con il 26,7% di minorenni a rischio povertà o esclusione sociale (43,6% Sud-Isole), un impatto post-Covid sulla salute mentale con 52% ragazze e 31% ragazzi oltre ai divari regionali per i posti d’asilo con Campania 13,2% e Umbria 43,7% Legacoopsociali avanza le proprie proposte a tutti i livelli istituzionali: “immaginiamo servizi educativi permeabili, aperti alla comunità, capaci di dialogare con la scuola – dichiara Anna Vettigli, vicepresidente nazionale e coordinatrice Gruppo Infanzia e Adolescenza Legacoopsociali con le nostre cooperative, con il terzo settore, con le famiglie, con i territori, con le istituzioni. Immaginiamo spazi che parlano di diversità come ricchezza, di sostenibilità come prassi quotidiana, di innovazione come strumento di giustizia sociale”.
Da oggi inizia un percorso che porterà Legacoopsociali ha dare una forte attenzione ai servizi per l’infanzia: “costruire reti e saper fare lobbing non solo a livello nazionale ma anche a livello locale – afferma il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari – e tra i nostri obiettivi c’è anche la costruzione di una rappresentanza su norme, fondi e Livelli essenziali di prestazioni”.
A ribadire l’importanza del ruolo della cooperazione sociale anche la professoressa Chiara Saraceno che è intervenuta durante la tavola rotonda: “oggi l’educazione non riguarda solo famiglia e scuola – ha sottolineato – ma anche il contesto in cui si muovono bambini e minori. Le cooperative sociali hanno un ruolo perchè agisce in questi contesti di vita di bambini e ragazzi. Inoltre, è importante valorizzare il lavoro di educatrici ed educatori”.

